Il titolo è naturalmente ironico, ma devo ammettere che qualche volta ho pensato una cosa del genere, soprattutto quando magari i miei calcoli nella risoluzione di una equazione apparivano totalmente diversi da quelli del mio professore delle superiori. Ma che cos’è la matematica (dal greco: mathematikè techne, ovvero “arte” dell’apprendimento)? Difficile da dire: è sicuramente una scienza alla quale l’uomo si è approcciato fin dall’antichità e che taluni definiscono come un formalismo filosofico che poggia le sue radici su Aristotele e si basa essenzialmente su una struttura logica. Sicuramente non è solo un insieme di numeri, simboli e calcoli, ma qualcosa di più complesso che va al di là della sua pura concettualità; è forse una scienza che esprime concretamente qualcosa di astratto, o viceversa…ma non lo so, io non l’ho ancora capito. Il mio rapporto con questa “materia” non è così idilliaco, anzi è stato spesso conflittuale, sono arrivato veramente a disprezzarla con tutto me stesso, ma probabilmente ciò è più dovuto al fatto che mi sono talvolta “scontrato” con i professori che me l’hanno insegnata e quindi non sono stato in grado di cogliere fino in fondo la sua “essenza”. A dire il vero alle scuole medie la matematica mi piaceva abbastanza, riuscivo a muovermi in questo campo con facilità e ottenevo buoni risultati; infatti avevo addirittura pensato di iscrivermi al Liceo Scientifico, ma poi il richiamo verso le materie umanistiche è stato più forte (ho fatto il Classico) e credo sia stato meglio così.
Personalmente ritengo che sarebbe giusto sottolineare maggiormente l’utilità di questa disciplina anche nell’ambito delle altre scienze, oltre a propinare agli studenti un’infinità di regole e metodologie per risolvere sistemi di equazioni, integrali, derivate e quant’altro. Ho conosciuto alcuni docenti veramente innamorati della matematica, ma, a mio avviso, non sono stati capaci di trasmettere ai ragazzi questa loro passione. Io credo che un insegnante debba porsi di fronte ai propri studenti non solo con l’intento di spiegare nozioni, ma cercando di istaurare un dialogo, rendendo direttamente partecipe del proprio sapere chi gli sta di fronte. In modo particolare, affrontando argomenti complessi come quelli delle scienze matematiche, sarebbe opportuno stimolare l’interesse di chi tenta di apprendere, magari mostrando aspetti meno conosciuti della materia o che solitamente si considerano meno utili. Secondo me è sempre molto produttivo approfondire e porsi delle domande, anche in questo caso. Per esempio: “cosa c’è al di là del semplice calcolo?; come è nata nell’ uomo l’esigenza di creare questo sistema di misura o questo metodo di rappresentazione?; perché tali assiomi concernono solo a certi gruppi di numeri?” E un professore dovrebbe forse spingere lo studente a fare questo.
Quindi la matematica non è sicuramente un’opinione, ma probabilmente talvolta potrebbe essere interpretata in modo leggermente più soggettivo, ovviamente senza uscire dai confini della logica che le è intrinseca o inventare assurde metodologie per risolverla. Dovremmo tutti sforzarci di coglierne anche aspetti più nascosti e non considerarla solo come una sterile materia che fin da piccoli ci ha perseguitato e che spesso siamo stati obbligati a studiare. E’ veramente una disciplina troppo importante, la cui presenza si riscontra in tutte le scienze. E’ proprio il caso di dire: “non entri chi non è matematico!”(così fece scrivere Platone sulla porta dell’Accademia).
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2 commenti:
Hai ragione,Ale!!tutti hanno il diritto di stare bene..noi non saremo mai nessuno per decidere della vita degli altri ma per lo meno potremo provare a dargli una piega migliore..grazie del tuo commento e di pensare che sarò un buon medico..penso la stessa cosa di te..forse perchè so che sei una bella persona,che anche te hai un cuore enorme e la preoccupazione che hai per gli altri è evidente..ci diciamo sempre di pensare un pò più a noi stessi e di essere meno angosciati dai problemi di chi ci sta intorno..ricordi?però sai che ti dico?secondo me è tanto bello interessarsi alla vita delle persone che amiamo,di tutte le persone in realtà..se questo vuol dire stare un pochino meno bene noi,chi se ne importa..ne vale la pena..meglio un pò meno bene ma sapendo di aver aiutato qualcuno piuttosto che benissimo ma da indifferenti..
La mia vendetta è in arrivo!!lo sai vero?preparati!!ih ih!!
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